L’ora legale torna questa notte, tra sabato 28 e domenica 29 marzo. Forse è l’ultima volta che dobbiamo ricordare di mandare avanti (o indietro) le lancette. O, meglio: forse è l’ultima volta che i nostri smartphone dovranno aggiornarsi automaticamente via satellite.
Si tratta infatti di una convenzione sociale. Due volte all’anno cambiamo l’orario. A marzo mandiamo le lancette avanti, a ottobre indietro di un’ora. E pare che l’Unione Europea voglia dire addio a questa pratica.

LEGGI ANCHE: Come assicurarti che la tua valigia non si smarrisca in aeroporto
Il passaggio avverrà alle 2 di questa notte: diventeranno le 3, e probabilmente non ce ne dovremo più preoccupare. Avremo più luce la sera – farà buio più tardi – meno la mattina. Un momento che gli amanti del clima mite aspettano con ansia. Poi c’è a chi cambia anche l’umore, oltre che l’orario.
Secondo quanto comunicato dal Parlamento Europeo, però, il 2020 sarà l’ultimo anno in cui preoccuparsi della differenza tra ora solare e legale. E pensare che il duo comico, Ficarra e Picone, ci ha intitolato così anche un film.

LEGGI ANCHE: Coronavirus: ecco l’uomo che ha creato un distanziatore sociale
Per dovere di cronaca, bisogna dire che la Commissione Europea aveva chiesto la sospensione del cambio dell’ora già l’anno scorso, con il conseguenziale mantenimento di quella legale (l’orario estivo, per intenderci). La proposta, però, non è stata accolta e rinviata all’anno successivo. Ogni Paese dell’Unione, comunque, avrà modo di decidere in autonomia se aderire o meno all’iniziativa. Si potrà scegliere a quale fuso orario attenersi.