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Ortensie, come trattarle e come potarle nel periodo corretto

Parliamo di uno dei fiori più particolari che si possa trovare incontrastato nel giardino. Può presentare mille sfaccettature con i suoi colori che vanno dal celeste al blu, fino al viola. Le sue tonalità sono davvero incredibili e sorprendenti. Le ortensie danno davvero un tocco di vivacità al terrazzo e spicca sempre in ogni angolo verde. Potrebbe essere definita una pianta quasi “scenografica”. Inoltre, le tonalità in cui si trova l’ortensia dipendono direttamente da motivi affatto misteriosi ma davvero curiosi.

Tutto dipende dalla qualità del terreno. Più brillanti i loro colori quando la pianta cresce con molta acidità al terreno. Dettaglio che molti dimenticano, l’ortensia fa parte delle piante grasse e per questo vuole molta umidità. Curiosiamo un poco nel pedigree della pianta stupefacente e scopriamo qualcosa in più soprattutto sulla potatura.

Se vogliamo coltivarla in giardino conviene passare dal vivaio e caricarci di buoni consigli su come trattarla correttamente, oltre che sapere quando “pulirla” e potarla. Terriccio umido alla mano, anzi, nel vaso, e si può partire. L’ortensia ama moltissimo il clima mite e fresco. Va posizionata in una parte all’ombra e al riparo dal sole, dato che non riesce a resistere sotto i raggi diretti, troppo caldi.

La concimazione è bene eseguirla con un fertilizzante liquido granuloso in piccole dosi. Da evitare assolutamente la torba e i ristagni di acqua alla base delle gemme. La piantagione va bene solo agli inizi della primavera quanto il tempo conserva ancora dei gradi sopportabili.

La fioritura sarà sempre sorprendente perché risulterà molto colorata e, talvolta, multicolore. Tra la primavera e l’estate la pianta di ortensia abbonderà con i fiori, la vostra gioia. Una cura attenta, quotidianamente, darà grande sviluppo a queste piante così delicate. Ogni giorno è importante annaffiarle e pulirle con un paio di forbici utili a eliminare le parti secche della pianta.

Le ortensie sono piante sia fragili che resistenti. In che senso? Nell’inverno servono alcuni accorgimenti per tenerle riparate dalle intemperie. Ad esempio, il terriccio si può coprire con la pacciamatura, ovvero materiale organico e fertile come ad esempio la paglia che permette di mantenere in salute la pianta. L’arbusto ramificato va messo sotto un telo di juta bucherellato dove avrà modo di respirare e rimanere protetto. Sono piccoli escamotage per mettere in letargo le ortensie e dare libero sfogo alla successiva primavera.