Nessun rinvio per l’adeguamento dell’età minima per andare in pensione alla speranza di vita. Il governo voleva rimandare all’indomani delle elezioni l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni, ma Bruxelles ha bacchettato l’Italia a causa di un buco nei conti pari a 1,7 miliardi di euro.
Quindi, la manovra arriverà prima ed entrerà in vigore a partire dal 2019.
Però non tutte le categorie rientreranno nella manovra. Saranno escluse le cosiddette “attività gravose”.
I lavori gravosi, da non confondere con quelli “usuranti”, rappresentano una categoria nuova aggiunta dalla Legge di Stabilità del 2017. Si tratta di “attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo”.
Ecco chi non dovrà sottostare all’aumento dell’età pensionabile:
- addetti alla concia di pelli e pellicce;
- addetti ai servizi di pulizia;
- addetti spostamento merci e/o facchini;
- conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;
- conducenti treni e personale viaggiante in genere;
- guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
- infermieri o ostetriche che operano su turni;
- maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia;
- operai edili o manutentori di edifici;
- operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti;
- chi cura, per professione, persone non autosufficienti.