La commissione Bilancio del Senato ha detto sì allo stop dell’aumento dell’età pensionabile a 67 anni per i circa 14.600 lavoratori che svolgono i cosiddetti lavori gravosi.
Nel dettaglio, a beneficiare del fermo saranno le seguenti categorie:
- operai dell’industria estrattiva, edilizia e manutenzione edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti;
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell’agricoltura, della zootecnica e pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature;
- marittimi, imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne.
La manovra approvata, inoltre, prevede che le imprese private con oltre 15 dipendenti possano incentivare l’uscita dei lavoratori più anziani fino a 7 anni.
Si sta discutendo, invece, sulla possibilità di ridurre i contributi per le pensioni delle mamme lavoratrici poiché le loro carriere professionali spesso risultano “meno lineari di quelle dei loro colleghi maschi”.