Per lui l’accusa è di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. In pratica, ha percepito per anni la pensione della nonna morta. Sembra la trama di un film, ma si tratta della realtà.
È successo a Torino. L’uomo, un disoccupato di 40 anni che vive nel quartiere Vanchiglia, per una decina di anni si è recato ogni mese in banca a nome della nonna per ritirare la pensione dell’anziana: circa 1.800 euro.
Peccato che l’anziana fosse morta. L’uomo ha potuto compiere il suo reato indisturbato perché all’Inps non era stato mai trasmesso il certificato di morte. Dunque, per l’Agenzia delle Entrate, la vecchietta risultava essere viva e vegeta.
A smascherare la truffa sono stati dei controlli della Guardia di Finanza di Torino. Il nipote è stato, quindi denunciato, i suoi conti pari a 50mila euro bloccati e la casa sequestrata: deve restituire all’erario la somma di circa 210mila euro.
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