Ha fatto il giro del web il fuori onda catturato da LaPresse e pubblicato sul Corriere della Sera.
Tre dei quattro leader della coalizione di centrodestra – Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli D’Italia) e Raffaele Fitto (Noi con l’Italia) – sono stati ‘beccati’ mentre chiacchieravano in maniera informale sui possibili scenari del voto del 4 marzo, in attesa che Silvio Berlusconi arrivasse alla conferenza stampa congiunta.
In sintesi, tra i tre serpeggia la paura che il Movimento Cinque Stelle possa avere molti voti, soprattutto al Sud. Per Fitto, anzi, sarebbe una cosa pressoché certa.
Non è sfuggita, poi, la speranza di Matteo Salvini, ovvero che il Partito Democratico possa prendere almeno il 22% dei voti.
Il motivo è semplice da spiegare.
Come spiegato da Agi.it, se il PD di Matteo Renzi dovesse crollare, nei molti collegi dall’esito incerto i voti destinati ai democratici potrebbero convogliarsi sui pentastellati.
E se ciò avvenisse in maniera diffusa, incrementerebbe il rischio per la coalizione del centrodestra di non raggiungere la maggioranza assoluta per potere governare da sola.
Insomma, il Rosatellum è una legge elettorale che prevede anche quest’anomalia: un partito che fa il tifo per un altro.
Non ci resta che attendere la notte del 4 marzo per conoscere chi l’ha spunterà e soprattutto con quale consistenza numerica.
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