Non molti conoscono l’importanza di riconoscere la presenza del botulino negli alimenti. In particolare, parliamo dei sottoli. Ma non si tratta di un’operazione difficile. Basta stare attenti al gonfiore del tappo, agli odori strani, al colore insolito del contenuto o alla consistenza dei prodotti. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Le conserve fatte in casa sono senza dubbio deliziose e storicamente sono state una delle principali fonti di approvvigionamento delle famiglie. Oggi molte persone le fanno ancora, c’è chi ha lasciato il “compito” al supermercato e c’è invece chi le vorrebbe fare ma teme il pericolo del botulino. È importante essere consapevoli dei rischi che ci sono e come il botulino nei sott’oli sia uno dei principali pericoli di questi prodotti.
Cos’è? Il botulino di un batterio che produce una neurotossina pericolosa per la nostra salute, persino una delle più potenti conosciute dall’uomo e può causare la paralisi muscolare, oltre che danni ai nervi, e altri problemi permanenti. Per evitare che si sviluppi serve attenersi a semplici regole, così da eliminare quasi del tutto il rischio botulino. Anche se il rischio esiste comunque, non c’è da preoccuparsi nel caso si facciano poche semplici azioni preventive. Vediamo anche come riconoscere la presenza del botulino nei sottoli.

Il botulino si sviluppa solo quando gli alimenti sono conservati con qualche errore o male. Nella nostra cucina questo batterio può svilupparsi, praticamente, solo negli alimenti conservati sottolio. Il batterio, infatti, si riproduce in ambienti privi di ossigeno. L’olio crea un ambiente anaerobico ed è perfetto per il botulino. Fattore capace di ingannare: il botulino non cambia in alcun modo i nostri prodotti e saranno comunque buoni di sapore.
Quali sono i segni della presenza di botulino? Per evitare spiacevoli sorprese, bastano 4 semplici regole, e non fa differenza che si tratti di sottoli al supermercato o realizzati tradizionalmente in casa.
L’indizio più facile da vedere che indica la presenza del botulino è il coperchio del barattolo gonfio. Se il tappo è gonfio o rigido è probabile che ci sia del gas prodotto dal botulino.
Abbiamo detto che è insapore questo batterio ma non inodore. Se l’olio puzza o senti anche solo un odore strano, vuol dire che il barattolo è contaminato.
Se vediamo una colorazione insolita nell’olio o delle macchie scure sul cibo, è segno di una contaminazione. Anche qui, meglio non mangiare da questi sottoli.
Se i primi tre punti non si presentano ma senti una consistenza strana assaggiando la conserva, con l’olio separato dal prodotto o la presenza di qualche “grumetto” eccessivo, allora è meglio evitare. Il batterio può aver attaccato il cibo.
I quattro punti indicano di sicuro un’azione batterica sul cibo, ma non è detto che sia botulino, perché potrebbe essere anche un altro tipo di patogeno. C’è sempre tanta fatica dietro ogni barattolo ma col botulino non si scherza. Si possono avere conseguenze gravi importanti se non si corre ai ripari prontamente.