Antonio Pesenti, coordinatore dell’Unità di crisi della Regione Lombardia per le terapie intensive, intervistato ad Agorà su Raitre ha affermato: «Oggi i 125 posti di terapia intensiva a disposizione in Lombardia sono tutti occupati. E quindi in giornata apriremo nuovi letti».
«La strategia che la Regione ha deciso – ha ricordato – è quella di aprire la Fiera, che ci porterà 150 posti i più. Progressivamente, perché è inutile avere 150 posti tutti insieme. Cominceremo ad aprine blocchi di 14 per volta. Apriremo entro qualche giorno. In Lombardia abbiamo una grande riserva di posti, possiamo arrivare a 1.400, ma speriamo, certo, di non dedicarli tutti ai Covid: esistono anche altri malati di cui la sanità deve occuparsi», ha precisato Pesenti.
«Quello che vediamo – ha osservato – è che molti pazienti hanno difficoltà a fare l’isolamento domiciliare. Ci sono persone che vivono in 6 in 40 metri quadri, in quei casi fare l’isolamento è molto difficile. Ci sono situazioni socioeconomiche fragili che vanno protette».

LEGGI ANCHE: Zangrillo: “Il coronavirus è tornato a mordere”
Sulla situazione in Lombardia è intervenuto anche Giulio Gallera, assessore al Welfare, intervistato da La Repubblica, che prova a rassicurare i lombardi: «Non ci sono problemi, il sistema in Lombardia funziona: delle migliaia di casi che stiamo trovando, il 90 per cento sono asintomatici, segno che le diagnosi avvengono grazie al contact tracing. La situazione di Milano è difficile, ma ci sono più di mille contagi al giorno nell’area metropolitana. Se consideriamo che ognuno ha almeno una decina di contatti stretti, l’Ats ogni giorno dovrebbe fare dalle 7 alle 10 mila chiamate di tracciamento. Il personale è stato potenziato, si è passati da 40 a quasi 200 operatori, ma i numeri sono enormi. E non è vero che i vaccini non basteranno: abbiamo comprato 2.9 milioni di dosi, copriremo il 75 per cento delle fasce ‘target’ indicate dal ministero».
LEGGI ANCHE: Covid-19, perché i contagi aumentano con il freddo?