Una professoressa di una scuola della Val Nure, in provincia di Piacenza, è stata colpita ripetutamente ad un braccio da uno studente di prima media, ed è finita al Pronto Soccorso con una prognosi di sette giorni.
I pugni hanno causato un livido all’insegnante, vicina all’età pensionabile.
Il ragazzino è stato sospeso per un periodo di quindici giorni con obbligo di frequenza e la scuola ha presentato una denuncia per infortunio sul lavoro e una segnalazione ai servizi sociali.
La notizia è stata pubblicata dal quotidiano Libertà.
Come si legge su Repubblica.it, all’origine del gesto vi sarebbe stato il desiderio, da parte del ragazzino di 11 anni, di richiamare l’attenzione in un momento in cui era distratta da altri compiti.
L’episodio è avvenuto lo scorso 30 gennaio.
Salvatore Pizzo, coordinatore del sindacato Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma, commentando la notizia, ha chiesto “di perseguire duramente i responsabili, i genitori rispondano delle azioni dei figli“.
E ancora: “È grave il fatto che uno studente aggredisca la propria insegnante che in quanto tale rappresenta anche l’autorità statale. Trattandosi di un soggetto minore di 14 anni, non è perseguibile penalmente, ma certamente i genitori rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli“.