Mentre è in corso il voto sulla piattaforma Rousseau, l’ex presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, su Twitter ha affermato:
“È stato facilissimo votare no al governo sulla piattaforma Rousseau“, allegando uno screenshot da dove, però, non si evince il nome dell’elettore.
È stato facilissimo votare no al governo sulla piattaforma #Rousseau pic.twitter.com/EilwOk5A07
— Francesco Storace (@Storace) September 3, 2019
Poco dopo il direttore del Secolo d’Italia ha anche rivelato la password: “L’affluenza alla #PiattaformaRousseau è determinata dal massiccio ricorso alla macchina organizzativa del #Pd.
La password dedicata è B1BB14N0“, condividendo un articolo in cui Lugi Di Maio, a proposito dei fatti di Bibbiano, diceva: “Mi fa schifo il silenzio del Pd“.
L’affluenza alla #PiattaformaRousseau è determinata dal massiccio ricorso alla macchina organizzativa del #Pd.
La password dedicata è B1BB14N0 https://t.co/MwOO100MgK— Francesco Storace (@Storace) September 3, 2019
I due tweet di Storace, però, sembrano più una provocazione e uno sfottò che una reale azione sulla piattaforma Rousseau.
Intanto, l’associazione che gestisce il sistema ha comunicato che “nelle prime due ore di votazione (dalle ore 9 alle ore 11) hanno votato 29.781 iscritti certificati. Abbiamo gestito 24.000 connessioni in contemporanea con picchi di 1.200 richieste al secondo. Si tratta di un record storico per Rousseau: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati alle europee“.
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