500 dollari. Ecco quanto vale l’integrità fisica (e probabilmente psicologica) di una bambina di 8 mesi. La storia incredibile arriva dall’Australia. 500 dollari, infatti, è la multa che ha pagato una mamma per aver picchiato la sua piccola. Un reato che di solito in quell’isola viene punito con il carcere fino a 13 mesi.
Ma non in questo caso. Evie, 8 mesi, è finita in ospedale perché presentava lividi sulla fronte, sulle guance, sulle orecchie, sul collo e sul braccio. Escoriazioni causate da un cucchiaio e “sicuramente dalla mano di un adulto” come ha dichiarato il pediatra che l’ha visitata.

La mamma, Lorien Norman, dapprima ha tentato di depistare gli agenti corsi a casa sua dopo la telefonata dei vicini spaventati dalle urla della donna, affermando che la figlia si era ferita cadendo. Poi ha confessato di essere stata lei a picchiare Evie con un cucchiaio e di averla minacciata di buttarla dal balcone di casa.
Nonostante ciò, il giudice del tribunale distrettuale Jack Costello le ha comminato soltanto una multa di 500 dollari più un paio di anni di libertà vigilata. Perché in questo caso si è “molto lontani da azioni gravi in termini di violenza e durata dell’infrazione” e perché secondo il pediatra “non vi sono prove di lesioni ossee o intracraniche” e “le lesioni fisiche si sarebbero probabilmente ristabilite completamente“.
Cosa ha scatenato la violenza della mamma non è dato sapere, anche se l’ex marito della donna e papà di Evie, Shane McMahon, ha dichiarato a 9news Sydney che probabilmente Lorien voleva vendicarsi dell’uomo che oggi ha una nuova compagna.