Doveva essere il simbolo della trasgressione al Festival di Sanremo. E invece, viste le polemiche degli ultimi giorni, si presenterà ormai come un cantante istituzionalizzato. Al punto tale che la sua canzone parla di suo nipote.
Già, è diventato nonno Piero Pelù, che col suo nome e non come leader dei Litfiba si presenterà sul palco del Festival di Sanremo. Classe 1962 e nato a Firenze, Pelù è stato – quasi al pari di Vasco Rossi – il rocker maledetto italiano tra la fine degli anni Ottanta e la fine dei Novanta.
Dieci anni e più in cui ha portato avanti la frontiera del rock del paese al fianco di Ghigho Renzulli, con lui musicista nei Litfiba. Una band i cui temi erano talmente forti, che nessuno li voleva in tv.
Non si voleva infatti turbare il popolo del piccolo schermo di allora con temi come la droga, l’alcol e il sesso o la psichedelia, mixata con un rock duro e un modo di fare di Pelù, che da sempre veste e si comporta come un esponente del popolo gitano, dai quali sostiene di avere «assorbito la cultura e lo stile».
Un appuntamento importante quello per Pelù all’Ariston, visto che quest’anno la voce più rappresentativa del rock italiano taglia un importante traguardo artistico: i 40 anni di carriera. E il Festival di Sanremo è il simbolo del il via ai festeggiamenti. Salendo, per la prima volta come artista in gara, Pelù porta il brano Gigante che sarà contenuto nel nuovo album di inediti Pugili fragili, in uscita il 21 febbraio.
L’album, il ventesimo lavoro di studio tra Litfiba e Piero solista, sarà disponibile in pre-order ovunque da venerdì 31 gennaio.
Arrangiato e prodotto da Piero Pelù e Luca Chiaravalli, il brano “Gigante” è una cavalcata rock ed elettronica, dedicata a chi arriva al mondo per la prima volta (i suoi nipotini) e anche a chi lotta per rinascere a nuova vita liberandosi dalle catene di un passato difficile (i ragazzi e le ragazze dei carceri minorili di Nisida e di tutta Italia).
Nella serata speciale di giovedì 6 febbraio, pensata per celebrare i 70 anni del Festival, Piero Pelù interpreterà “Cuore Matto”, il celebre brano presentato al Festival di Sanremo del 1967 dalla coppia formata da Little Tony e Mario Zelinotti.
A dirigere l’orchestra per Piero Pelù sarà Luca Chiaravalli. Sul palco dell’Ariston l’artista indosserà abiti di Tom Rebl e accessori di Manuel Bozzi.
Durante il festival di Sanremo, Piero Pelù ha deciso di portare avanti l’impegno ambientale con il suo Clean beach tour: mercoledì 5 febbraio, infatti, alle ore 11 sulla spiaggia di Bussana l’artista invita tutti a partecipare alla raccolta di plastiche e microplastiche spiaggiate per “sottrarre più veleni possibili al nostro ambiente e quindi a noi stessi”. Per organizzare l’evento Piero ha coinvolto Legambiente e il comune di Sanremo che a sua volta ha invitato tutte le scuole del distretto.
Pelù ha anche un profilo Instagram ufficiale con oltre 74 mila follower: https://www.instagram.com/pieropelufficiale/.