Ha commosso praticamente tutti il gesto di un bambino a Roma. Si è presentato all’ingresso della questura della Capitale con in mano un fiore che ha consegnato ai poliziotti davanti all’uscio dell’edificio spiegando che quel fiore “avrebbe aiutato a guarire due amici di papà con la bua“.
Il piccolo ha voluto così far sentire la sua vicinanza a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi in questura a Trieste lo scorso 4 ottobre. Il poliziotto che ha preso in consegna il regalo, commosso dal gesto ha chiesto al piccolo di dargli il cinque.
La scena è stata immortalata e condivisa sui social dal papà dell’ometto che ha inviato alla Questura di Roma anche una lettera. Ecco il testo.

“Buonasera, anche se la foto non rende bene, vorrei condividere con voi l’emozione di questo pomeriggio quando ho portato mio figlio di 3 anni a consegnarvi un fiore in ricordo di Pierluigi e Matteo. A lui ho raccontato che portavamo un fiore a due amici di papà che si erano fatti la bua e che con il fiorellino sarebbero guariti prima. Purtroppo non è così, lo sappiamo, ed a volte sarebbe bello poter vivere nel mondo dei bambini, con la loro ingenuità e la loro spensieratezza. Ma dobbiamo fare i conti con il mondo reale, dove purtroppo due ragazzi di 30 anni vengono a mancare così, mentre lavorano, in modo assurdo. A mio figlio sto cercando di insegnare il rispetto nei confronti di chi indossa una uniforme, qualunque essa sia, perché è un qualcuno che lavora per noi, per la nostra sicurezza, per farci stare bene. Ed è normale per me che ogni volta che vedo una donna o un uomo in uniforme sono amiche ed amici, persone su cui contare nel momento del bisogno. Come erano Pierluigi e Matteo, e come siete tutti voi, giorno dopo giorno, nonostante chi vi disprezza, vi insulta, vi offende. Noi vi vogliamo bene, il piccoletto vi vuole bene, la gente onesta e per bene vi vuole bene. Sempre, ogni giorno, tutto l’anno (da anni ho l’abitudine di chiamare chi come voi lavora nei giorni di festa, a Capodanno o Ferragosto per ringraziare del servizio svolto)… ma oggi un po’ di più, perché oggi siamo tutti Pierluigi e Matteo. Un abbraccio forte a tutti voi. Un cittadino”.
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