Il Ponte Morandi di Genova? Sarebbe crollato a causa di microcariche piazzate in uno dei piloni.
È questa la tesi di Enzo Siviero, ingegnere padovano, che ha insegnato allo IUAV di Venezia e ha lavorato anche come consulente per Spea Engineering, società controllata da Autostrade per l’Italia.
Lo studioso, esperto di ponti, ne è convinto “in base alla meccanica del cedimento. L’elemento è sceso su se stesso con una piccola rotazione: il fatto che la parte del pilone sottostante sia crollata, mi fa pensare che qualcuno l’abbia manomessa“.
Insomma, per Siviero non sarebbe da escludere l’ipotesi dell’attentato.
L’ingegnere – come si legge su Rainews.it – è uno dei massimi esperti al mondo di ponti, ha collaudato ‘Calatrava’ a Venezia, scritto libri, realizzato centinaia di progetti e ha preso una laurea ad honorem in Architettura a Bari. Insomma, non un tecnico dell’ultim’ora.
Al Corriere del Veneto Siviero ha detto: “Quella dell’attentato è un’ipotesi che sto esplorando io stesso. La dinamica è compatibile. Il ponte Morandi è molto pulito, ha degli elementi, mancando i quali non tiene più. Se sono state messe delle microcariche di un certo tipo in pochi secondi salta. Al momento è un’ipotesi che valuto sopra al 50 percento. Ci sono dei lampi, c’è un crollo verticale, insomma ci sono molti elementi“.
Certo, la domanda sorge spontanea: e chi ci sarebbe alla base dell’attentato che ha causato la morte di 43 persone?
“Autostrade è diventato il leader mondiale delle autostrade – ha detto Siviero – ci sono altri soggetti che potrebbero essere interessati a prendere in mano le situazioni, non ci dimentichiamo che fine ha fatto Mattei“.
L’ingegnere ha annunciato che “nel giro di 4-5 giorni sarò in grado di supportare tale ipotesi“.
Quanto sospettato da Siviero è stato già classificato come “mera fantasia” dagli inquirenti e il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha invitato a “rimanere seri“.
Anche Autostrade per l’Italia ha preso le distanze dal suo consulente, spiegando che ha parlato a titolo “assolutamente personale“.