La donna che è risultata positiva alla variante britannica del Covid-19 sta bene ed è asintomatica. Non è ricoverata ma si trova in isolamento nel suo appartamento di Roma.
Con lei c’è anche il suo compagno, di origine britannica e di recente arrrivato da un viaggio in Regno Unito, a sua volta positivo ma non si sa se abbia contratto la variante.
La donna, invece, ha una forte carica finale che ha permesso di sequenziare il genova del virus Sars-CoV-2 con la variante riscontrata nel Regno Unito, soprattutto a Sud dell’Inghilterra e a Londra.
Dalla direzione sanitaria dell’Istituto Spallanzani di Roma, però, hanno fatto sapere che «finora non si è verificata alcuna alterazione preoccupante della virulenza, ma bisogna mantenere alta l’attenzione. Nel laboratorio di virologia dello Spallanzani è in corso la caratterizzazione delle positivita’ dei viaggiatori provenienti dall’Inghilterra».
«Come coordinatori dei laboratori della rete regionali abbiamo provveduto ad allertare tutti i laboratori della rete per intercettare eventuali casi da attribuire alla variante – ha aggiunnto la direzione sanitaria dello Spallanzani – I virus mutati sono una evenienza che si è già verificata in questa pandemia, portando all’avvicendarsi dei ceppi predominanti in vari periodi e in vari territori. Ad esempio, subito dopo l’estate il ceppo predominante in Europa, compresa l’Italia, è stata una variante probabilmente introdotta dalla Spagna. È verosimile che in futuro si possano verificare altre varianti che saranno sorvegliare con attenzione per verificare i cambiamenti del virus».
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