Tempi duri per i professori che non possono neanche bocciare uno studente. È la triste realtà che emerge dopo le recenti aggressioni che hanno visto da una parte gli insegnanti e dall’altra genitori che non hanno evidentemente mandato giù la bocciatura del proprio figlio.
Il primo episodio arriva da Gorgonzola, cittadina del milanese. Qualche sera fa l’insegnante di un istituto professionale ha ricevuto una telefonata da parte del padre di un suo studente. Il genitore, un 50enne di origini albanesi, ha dapprima inveito contro la professoressa rea di aver bocciato il figlio e poi l’ha minacciata di morte.
La mattina successiva è scattata la denuncia. Il genitore, raggiunto dai Carabinieri ha ammesso le proprie responsabilità e si è detto dispiaciuto per il proprio comportamento.
Il secondo episodio ha coinvolto un insegnante della scuola media ‘Ronchetti’ di Pogliano Milanese (nell’hinterland a nord-ovest di Milano). Ieri pomeriggio un uomo di 53 anni, dopo aver ritirato la pagella del figli o 13enne e aver scoperto che era stato bocciato, ha cercato la prof responsabile della bocciatura e l’ha aggredita prima verbalmente e poi fisicamente spingendola e strattonandola. Anche in quel caso sono intervenuti i Carabinieri e il papà è stato denunciato per minacce e percosse.