Un’ordinanza anti-prostituzione con lo scopo di punire i clienti delle schiave del sesso con l’arresto fino a tre mesi, commutabile con un’ammenda fino a 206 euro.
Questa è l’idea che ha in mente la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Ne dà notizia IlMessaggero.it.
Non si tratterebbe di una novità, perché tale linea è stata già adottata a Firenze a metà dello scorso settembre dal primo cittadino Dario Nardella, facendo applicare così l’articolo 650 del codice penale.
Quest’ultimo, infatti, dice: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206“.
L’ordinanza, nella città toscana, ha già portato a 17 sanzioni nei confronti di altrettanti clienti.
“I risultati ci incoraggiano. Le ragazze in strada in città sono dimezzate“, ha dichiarato recentemente Nardella, sottolineando che “il fenomeno della prostituzione è gravissimo, annienta la volontà delle donne“.
L’Avvocatura di Stato, però, frenerebbe sulla scelta della Raggi.
Secondo voi è una soluzione opportuna quella prospettata dalla prima cittadina della Capitale?