Chi la dura la vince? Nel sesso, quando c’è l’amore, questa regola non vale. Secondo un recente studio pubblicato sul “Journal of Sexual Medicine”, la durata dell’amplesso ideale è stato determinato tra 7 e 13 minuti.
Rapporti troppo lunghi sembra che facilitino cali di attenzione e distrazioni, lasciando filtrare nel rapporto le preoccupazioni e i pensieri della vita quotidiana. 1-2 minuti troppo breve, 3-7 minuti adeguata, 7-13 minuti desiderabile, 10-30 minuti troppo lunga. Lo scopo della ricerca è stato piuttosto voler, provocatoriamente, sfatare il mito che il sesso per essere piacevole deve durare ore e ore. Ma non è affatto così.
Poi, molto dipende dall’affinità con il partner, dall’età e dalla stanchezza fisica prodotta durante la giornata. E ancora. Non è detto che l’amplesso debba avvenire nella classica camera da letto, la sera prima di addormentarsi. Quando la passione sorprende non può attendere. Si può approfittare di un momento a due durante la pausa pranzo o in qualsiasi altro momento della giornata. Senza programmazioni.
La velocità dell’amplesso, spesso condannata, ha tanto di positivo. Innanzitutto dimostra la voglia animalesca di fare l’amore anche in maniera fugace e per qualche minuto e questo aumenta il grado di eccitazione dei partner.
È vero che non sempre una “sveltina” porta la donna al raggiungimento del piacere, ma il sentirsi appagata sessualmente esula a volte dal raggiungimento dell’orgasmo, mentre è molto più importante la componente emozionale e psicologica. Per l’uomo, invece, è la situazione ideale in cui può lasciarsi andare senza doversi dedicare a preliminari vari.
Voi che ne pensate?
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