Le piante di pomodori sono molto presenti negli orti. Il frutto è il pomodoro, ricco di acqua, dalle infinite proprietà benefiche e dal sapore inconfondibile. Con i pomodori si possono fare tantissime cose e sono tra gli ingredienti più comuni ed utilizzati nella cucina italiana e mondiale. Ma come si coltivano? Quando vanno potate le foglie delle piante dei pomodori? Scopriamolo insieme.

Per coltivare nella maniera corretta le piante di pomodoro, bisogna avere delle accortezze. Ad esempio è importantissimo rimuovere le foglie basse e quelle ingiallite in modo da prevenire malattie e per permettere la corretta areazione della pianta. La cosa fondamentale però è che questa procedura avvenga nel modo corretto, altrimenti si può rischiare di stressare la pianta.

Quando potare le foglie della pianta di pomodori
I pomodori in generale non sono eccessivamente impegnativi dal punto di vista delle cure da dedicargli. Ma per avere un ottimo raccolto, è importante farlo nel modo giusto. Durante la crescita le foglie basse cadono sulla superficie del terreno e stando a contatto con l’umidità delle irrigazioni, tendono ad ingiallire e andare incontro a deterioramento.
La potatura deve esser fatta nella maniera appropriata per avere pomodori più grandi e succosi. Grazie a questa procedura si aiuta a concentrare i nutrienti nelle parti necessarie cioè sui fiori e sui frutti. Le foglie vanno rimosse delicatamente dalla pianta in modo da non creare “ferite” che possono rappresentate vie d’ingresso per i patogeni. Inoltre la potatura delle foglie va fatta di mattina perché c’è un ambiente più asciutto e soleggiato. In questa fare la ferita si asciuga più rapidamente.

Le foglie che si seccano, si ingialliscono o mostrano segni di malattie come uova di insetti o bruchi, devono essere rimosse a prescindere da tutto. Togliendo le foglie in eccesso, le foglie rimanenti avranno più nutrienti e possono crescere al meglio. Altro aspetto importante è rimuovere le foglie un po’ alla volta, ad intervalli.