Se li chiami ‘bidelli‘ oggi come oggi si offendono. Perché amano definirsi ‘collaboratori scolastici’. Nella sostanza, però, il lavoro non cambia.
I collaboratori scolastici rappresentano una figura familiare in un ambiente che, per quanto venga vissuto in armonia e ha come scopo quello di formarci ed insegnarci tante materie, è pur sempre un luogo in cui si devono rispettare delle regole, dove si studia, e dove la figura dei professori è quella più temuta.
I bidelli hanno delle mansioni specifiche da svolgere, fanno in modo che le regole vengano rispettate, tengono pulite le aule e l’intero istituto e ogni tanto, tra una chiacchiera e l’altra, ci scappa anche una bella risata. Ma andiamo a scoprire nello specifico di cosa si occupano.
I collaboratori scolastici hanno delle mansioni specifiche e fanno parte del personale Ata. Insieme agli insegnanti, anche se in maniera e in modalità diverse, mantengono l’istituto e si occupano degli alunni; cosa fanno nello specifico?
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Sono addetti ai servizi generali della scuola e: si occupano dell’accoglienza e della sorveglianza degli alunni; hanno il compito di mantenere puliti i locali, gli spazi scolastici e gli arredi; vigilano sugli alunni e li assistono durante i pasti a mensa; collaborano con i docenti; in presenza di alunni portatori di handicap, prestano loro l’aiuto necessario per eventuali spostamenti.
L’orario di lavoro è di 36 ore settimanali con una media di 6 ore al giorno, di solito sono ore antimeridiane e, nei convitti, possono lavorare anche nelle ore pomeridiane; non si possono comunque superare le 8 ore lavorative giornaliere. Per finire, scopriamo insieme quando guadagnano mediamente.
I bidelli, tra le figure del personale Ata, sono coloro che percepiscono lo stipendio più basso. Lo stipendio annuale di un collaboratore scolastico con contratto indeterminato ammonta a a 14.903,94 euro lordi, a cui si aggiungono 702,00 euro come compenso individuale accessorio e 171,84 euro di indennità vacanza contrattuale. Nonostante sia uno stipendio basso, risulta essere un lavoro molto ambito per chi è alla ricerca.
Per diventare bidello, o un operatore scolastico, bisogna inviare la domanda per iscriversi alla rispettiva graduatoria.
Bisogna possedere un titolo di studio, che sia un diploma di scuola superiore o una laurea triennale.
Queste graduatorie vengono aperte e aggiornate ogni 3 anni e sono le stesse a cui ci si candida per fare le supplenze.
Per diventare un operatore scolastico a tempo indeterminato bisogna avere una certa esperienza e partecipare ai concorsi del Ministero della Pubblica Istruzione.