Cronaca Social

Quanto guadagnano i concorrenti de “La Pupa e il Secchione e viceversa?”

Ecco le cifre dei cachet dei concorrenti dello show condotto da Paolo Ruffini: La Pupa e il Secchione e viceversa.

Sembra avere successo dopo le prime puntate La Pupa e il Secchione e Viceversa, il programma di Paolo Ruffini che mette a confronto bellocci e bellocce poco colti, con ragazzi e ragazze emotivi, ma che sanno di tutto.

L’obiettivo è sempre lo stesso della prima edizione: cercare di mettere in piedi una coppia, formata appunto da una persona di cultura e una relativamente ignorante, che possano magari fare sfociare il tutto in una storia d’amore, da fare cominciare e in parte sviluppare nel corso del programma.

Intanto, in questa sorta di Il Collegio più trash, gli ascolti, mai inferiori ai 2 milioni di telespettatori, sembrano soddisfare le esigenze della rete televisiva.

Ma quanto guadagnano i concorrenti d quello che è un po’ un reality e un po’ – forzando davvero la mano della classificazione televisiva – un talent show?

Ne abbiamo scritto altre volte sempre su queste pagine e, pur Mediaset non rivelando nulla di ufficiale, possiamo farci i nostri calcoletti sulla base di dichiarazioni di partecipanti a programmi televisivi del passato. Paradossalmente, infatti, nonostante l’inflazione e l’aumento dei prezzi, Mediaset non ritocca i suoi cachet da parecchio e, anzi, tende ad abbassarli.

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Se dovessimo seguire i parametri di Mediaset, solitamente per chiunque partecipa a un reality o a un talent, le reti del Biscione consegnano 250 euro al giorno per ogni giorno di partecipazione ai programmi. Una cifra televisivamente misera, considerando i grandi stipendi ma che serve per partire a chi cerca visibilità. Soldi che non vengono consegnati mensilmente, il 27, come accade a uno stipendiato statale, ma almeno sei mesi dopo la fine della partecipazione.

Poi, naturalmente, c’è il premio finale, che per chi vince è di 20 mila euro in gettoni d’oro cui verrà decurtato il trenta per cento in funzione delle tasse e della conversione con un calcolo che non vi stiamo qui a spiegare. Il trucco è restare in onda il più possibile e poi essere presenti fino alla nuova edizione del programma, senza rischiare di finire nel dimenticatoio.

Ed è in questo lasso di tempo che bisogna, usciti dai programmi televisivi, investire sulle proprie capacità mediatiche e di restare in lizza, resistendo alla concorrenza. Bisogna, quindi, sapere sfruttare un periodo di grossa popolarità. Un mezzo anno in cui bisogna cercare di autocamparsi e resistere. Ed è proprio in quei sei mesi che bisogna nuotare nella grande piscina mediatica ed emergere per restare e potere iniziare a chiedere bei soldi per i grandi contratti che magari un giorno porteranno a diventare un divo o una diva del piccolo schermo.

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