“Nessuno mi ha chiesto scusa”. Questo è il duro attacco di Raffaele Sollecito rivolto soprattutto alla giustizia italiana. Il ragazzo, che come ricorderete fu accusato insieme ad Amanda Knox dell’omicidio di Meredith Kercher e poi assolto, oggi non riesce a dare un barlume di normalità alla sua vita proprio a causa di questo fardello che ancora continua a pesare sulla sua testa.
“Nessuno ha tentato di riabilitare la mia immagine – ha dichiarato in una intervista a ‘Le Iene’ – e neanche le istituzioni che mi hanno negato il risarcimento che ho chiesto (per l’ingiusta detenzione, ndr) con la vergognosa dichiarazione che in qualche modo questa cosa me la sia cercata“.
Il giovane (che oggi ha 35 anni) è stato in carcere quattro anni, ma non ha ottenuto il risarcimento per ingiusta detenzione. Secondo la Cassazione, infatti, aveva fornito “affermazioni menzognere e diffamatorie” che avevano rafforzato “la prospettiva del suo coinvolgimento” che ha causato la sua detenzione in via cautelare.
Non solo. Raffaele non riesce a trovare un lavoro stabile a causa di questa macchia. O meglio, un lavoro in Francia lo aveva trovato. Ma poi è successa una cosa davvero spiacevole.
“Quando hanno fatto ulteriori indagini – ha raccontato – mi hanno detto chiaramente che non volevano avere a che fare con una persona che aveva una tale esposizione mediatica. Mi hanno discriminato per la cattiva pubblicità che mi è stata fatta“.
“Per me questa cosa è vergognosa. Con me – ha concluso – c’è stato il desiderio di fare ascolto e il desiderio di fare propaganda alle indagini della procura“.
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