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Raid Usa in Iraq, ucciso generale iraniano: si rischia la guerra

Donald Trump ha ordinato l’attacco all’aeroporto di Baghdad: ucciso il generale Soleimaini. Siria e Russia condannano. Francia allerta i suoi cittadini.

Sale la tensione tra gli Stati Uniti d’America e l’Iran dopo che la notte scorsa un raid ordinato da Donald Trump sull’aeroporto di Baghad, in Iraq, ha ucciso il generale Qassem Soleimani, responsabile delle operazioni sottocopertura di Teheran e ritenuto il numero due del regime degli ayatollah.

Prova della situazione sempre più bollente nell’area e l’invito degli Stati Uniti ai propri cittadini di lasciare l’Iraq «immediatamente».

Una nota del Dipartimento di Stato ha parlato di «accresciute tensioni in Iraq e nella regione». Ciò perché l’Iran ha preannunciato «dure rappresaglie».

Il Dipartimento di Stato ha aggiunto che «a causa degli attacchi della milizia appoggiata dall’Iran nella sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti, tutte le operazioni consolari sono sospese. I cittadini statunitensi non dovrebbero avvicinarsi all’ambasciata».

Anche la Siria ha condannato il raid statunitense che ha provocato la morte del numero uno della Forza al-Quds, e del leader delle Unità di mobilitazione popolare, Abu Mahdi Al-Muhandis. Damasco ha, infatti, ritenuto l’attacco americano «un’aggressione infida e criminale».

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La Francia ha esortato i suoi cittadini in Iran a stare lontani dalle riunioni pubbliche e «di comportarsi con prudenza e discrezione e astendersi dal fare foto negli spazi pubblici».

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha interrotto il viaggio in Grecia, mentre il ministro della Difesa Naftlai Bennett ha riunito tutti i più alti ufficiali e membri della sicurezza per fare il punto della situazione.

Anche la Russia ha condannato l’azione americana, temendo l’aumento delle «tensioni nella regione», sottolineando che «Soleimani serviva la causa della protezione degli interessi nazionali dell’Iran con devozione».

Infine, il candidato alla presidenza degli USA Bernie Sanders ha affermato: «La pericolosa escalation di Trump ci porta più vicini ad una nuova guerra disastrosa in Medio Oriente che potrebbe costare un numero infinito di vite umane ed altri trilioni di dollari. Trump ha promesso di mettere fine alle guerre senza fine, ma questa azione ci iscrive su un sentiero che porta ad una nuova guerra».

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