“Ho usato un’espressione sbagliata e di questo mi dolgo“.
Così Attilio Fontana, candidato presidente della Regione Lombardia per il centrodestra, in un’intervista rilasciata a RTL 102,5, affrontando nuovamente il tema delle polemiche per il suo uso dell’espressione “razza bianca“.
Si è trattato di “un’espressione infelice” anche se “credo che questa immigrazione controllata rischi di creare gravi problemi in futuro al nostro Paese. Questo è quello che volevo dire“, ha aggiunto Fontana.
Ieri, però, Fontana ha fatto di nuovo discutere, sostenendo a TgCom che “ammetto di avere usato un’espressione inopportuna, anche se, apro e chiudo la parentesi, dovrebbero cambiare anche la Costituzione perché è la prima a dire che esistono le razze“.
Il riferimento è all’articolo 3 della Costituzione, dove si legge che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“.
Fontana ha anche detto che “il problema dell’immigrazione deve essere affrontato se si vuole risolvere in futuro questa situazione che rischia di esplodere e creare problemi di carattere sociale“.
Sulle parole di Fontana è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione Europea, Pierre Moscovici, che ha definito “scandalose” le parole del candidato del centrodestra.