Non chiamatela disabilità, ma diversa abilità. Rebecca “Becky” Dann, 22 anni inglese, ha fatto della sua cifoscoliosi una forma d’arte.
Diagnosticatale quando aveva solo 4 anni, la cifoscoliosi (che è una alterazione della colonna vertebrale) le ha cambiato il fisico e la vita. La sua schiena ha mutato forma e con il tempo le ha danneggiando i nervi impedendole di camminare da sola senza l’ausilio di una sedia a rotelle o di una stampella. A scuola la schernivano chiamandola “gobbo di Notre Dame”.

“Ho sempre cercato di nascondere la mia schiena – ha confessato – ma ad un certo punto della vita mi sono chiesta perché continuavo a nascondere ciò che ero veramente”.
E così Becky ha deciso che era arrivato il momento di realizzare il suo sogno: diventare fotografa. Diplomatasi alla scuola d’arte a Farnham si è dedica al progetto “I’m Fine” (“Sto bene”) in cui il soggetto degli scatti è lei con il suo corpo.

“E’ un lavoro – ha dichiarato – che focalizza l’attenzione sulla percezione che la gente ha della bellezza e della disabilità”. Riguardo il titolo del progetto, invece, l’artista ha spiegato: “La gente mi chiede in continuazione ‘posso abbracciarti’ come se avesse paura di spezzarmi, e io devo sempre rispondere che sto bene, che la mia disabilità non impedisce di parlarmi o toccarmi. Non mi romperò, perché sono come tutti gli altri. Sto bene”.

Con i suoi autoscatti, Becky ha partecipato al concorso “A World of Unfairness” (“Un mondo di ingiustizie”) vincendo il primo premio e ricevendo addirittura i complimenti di Stephen Hawking che ha definito la sua opera “truly inspiring”, davvero ispirata.
Complimenti Becky!
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