«Purtroppo ci sono troppe task force e poche strategie». Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, intervenendo alla trasmissione Piazzapulita, condotta da Corrado Formigli, su La7.
Il senatore toscano, a tal proposito, ha aggiunto: «Ogni presidente del Consiglio ha il suo stile, io non avrei fatto così tante commissioni, sarei stato più decisionista. Io credo che ci sia una diversità profonda tra il ruolo del politico e quello del scienziato».
L’ex premier ha anche affermato che «questo Paese non riparte solo con le fabbriche. Se impedisci ai ragazzi di tornare a scuola non ci sarà una vera Fase 2. Io sono favorevole a fare in modo che si facciano sia gli esami di maturità che quelli di terza media».

E ancora: «Penso che ci sia un’esigenza profonda di ascoltare gli scienziati, ma il vero modo di ascoltare gli scienziati è fare un protocollo nel caso in cui si presenti un nuovo focolaio. Quello che è mancato la volta scorsa è la chiusura decisa: abbiamo chiuso le scuole il giovedì e abbiamo tenuto aperte le piste da sci, abbiamo preso il Covid in funivia, mentre i ragazzi non andavano più a scuola. Io vorrei un protocollo più serio sulle chiusure, non sulle riaperture».
A proposito, poi, dell’annuncio sui recovery fund, Renzi ha detto: «L’Europa ha fatto tutto quello che doveva fare. Bene ha fatto Conte a seguire Macron che è il vincitore della giornata di oggi. Dopodiché noi siamo circondati da due o tre aspiranti sovranisti, reali cialtroni anti Mes che non si rendono conto che il Mes è semplicemente un prestito di 37 miliardi da investire sulla sanità a condizioni straordinariamente light».
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