Cronaca Social

Rifugiata, alleva capre in Trentino. Aggredita da un pastore

La storia shock di Agitu Ideo Gudeta.

Si chiama Agitu Ideo Gudeta ed è una rifugiata etiope che, in Trentino, precisamente a Frassilongo, ha aperto un allevamento di capre su terreni abbandonati ed è titolare dell’azienda agricola La capra felice (aperta senza contributi statali).

La donna è stata vittima di gravi episodi di violenza e i magistrati hanno aperto un fascicolo per stalking aggravato dall’odio razziale.

Sotto accusa un pastore trentino di 50 anni che – come si legge su Ladige.it – vive a pochi passi dalla sua stalla e ha reso un inferno la vita della donna.

L’imprenditrice agricola, avendo già subito violenze in passato (la prima volta l’uomo si sarebbe recato nella sua stalla e le avrebbe messo le mani attorno al collo), ha ripreso un altro episodio ai suoi danni e il materiale è in possesso degli inquirenti.

Una decina di giorni fa è successo questo:

Era il tardo pomeriggio – ha raccontato Agitu ad Adige.it – e mi trovavo al pascolo, quando mi ha raggiunto in moto. Quando è sceso dal mezzo e ha iniziato ad avvicinarsi a piedi, ho impugnato il cellulare per filmare l’accaduto. Quando ha alzato la mano mi sono difesa col bastone, ma è riuscito a strapparmelo di mano e sono caduta a terra. Così ha iniziato a premere il legno sul collo. Schiacciava e gridava ‘Io ti uccido’. Con tutta la forza che avevo in corpo ho usato i piedi per allontanarlo e ho chiamato le forze dell’ordine“.

L’uomo, però, è ancora a piede libero.

Il servizio del TG3: