Molte persone usano mettere una calamita nei contatori della luce per alterare i consumi e risparmiare sulla bolletta: ma si risparmia? Che rischi si corrono?

L’incremento dei prezzi delle bollette di luce e gas ha penalizzato tutte le famiglie italiane. Numerosi nuclei familiari faticano ad arrivare alla fine del mese trovandosi in una situazione di costante disagio. Ad aggravare il malessere economico delle famiglie si aggiunge un aumento sproporzionato dei prezzi dei generi alimentari. Capita quindi sempre più costantemente di vedersi recapitare bollette salatissime, tanto che alcuni commercianti hanno dovuto chiudere le proprie attività. La gente cerca quindi di ridurre al minimo le proprie spese, in attesa di ulteriori aiuti statali come: bonus e incentivi che siano in grado di sostenerli.
Nuovo aiuto in bolletta ecco il bonus.
Quali sono i metodi per risparmiare sulla bolletta della luce? Da tempo sul web gira voce che esista un metodo che consentirebbe di far arrivare bollette molto più contenute, sia in termini di energia che in termini di prezzo. Si tratta di inserire una calamita nel contatore, pratica che a dire di qualcuno funzionerebbe solamente con quelli più datati. Questo metodo permetterebbe di falsificare i dati del contatore segnando un consumo inferiore rispetto a quello reale.

Sui contatori di nuova generazione, quindi elettronici, la calamita non sembra in grado di alterare i consumi. Anche se si riesce ad avere un apparente risparmio, manomettere il contatore del gas o della luce con una calamita è una truffa a tutti gli effetti. La truffa nel nostro paese è un reato, perseguibile quindi sotto l’aspetto penale.
La truffa prevede l’applicazione del magnete il più vicino possibile al contatore, questo semplice oggetto ne rallenterebbe o addirittura bloccherebbe il conteggio di luce e gas. Manomettendo il dispositivo si va però incontro a sanzioni molto gravi e severe.
Le possibili sanzioni!
La pena per chi commette questo illecito prevede la sospensione della fornitura da parte dell’ente che offre il servizio. E’ previsto anche il sequestro del contatore che verrà poi analizzato, e due denunce a carico di chi ha messo in piedi la truffa. Chi fornisce il servizio presentando la prima denuncia chiede al colpevole tutti gli importi non pagati. Successivamente il truffatore risponderà dell’accusa del reato di furto aggravato. Chi colpevole di questo reato rischia una sanzione che va dai 103 ai 1032 euro, e la reclusione da 1 a 6 anni.