Con le sue ‘Storie maledette’ Franca Leosini ha fatto il botto. Le prime due puntate dedicate al delitto di Sarah Scazzi hanno portato su Rai Tre più di un milione e 800mila telespettatori toccando addirittura l’8,1% di share.
Insomma, la seconda stagione è iniziata sotto i migliori auspici, forte anche de giudizi positivi di pubblico e addetti ai lavori. Ma c’è anche chi non ha lesinato critiche. Si tratta della criminologa Roberta Bruzzone che su Facebook ha scritto questo post.
“La Leosini non è aggiornata. Misseri è già sotto processo per calunnia nei miei confronti da un bel po’. Per giugno è prevista la sentenza. Ci sono parecchie inesattezze e diversi errori nella ricostruzione effettuata durante la trasmissione. Peccato…mai affidarsi ad una sola parte per ricostruire vicende così complesse e delicate…il rischio di mettere in scena un teatrino grottesco è sempre molto elevato”.
La famosa criminologa, che ha preso parte alle indagini sul caso di Avetrana, ha poi spiegato a ‘Il Fatto Quotidiano’ cosa non ha apprezzato della trasmissione.
“Tanti aspetti davvero interessanti e importanti, contenuti nelle sentenze – ha dichiarato – non sono state portate all’attenzione o sono stati citati in maniera impropria. Perlomeno andava concesso un contraltare (un avvocato o un esponente della famiglia di Sarah), altrimenti il prodotto finale diventa squilibrato. Le persone che non hanno letto niente e hanno capito ancora meno, si sono lasciate suggestionare e ora sono convintissime che ci siano due innocenti in carcere quando la vicenda ha ampiamente dimostrato che è il contrario”.
Due donne carismatiche a confronto.