Era da tanto che il suo nome non circolava in televisione. Quando appariva portava a grosse polemiche – il periodo al fianco di Michele Santoro docet – ora che torna in tv, riecco le nuove polemiche.
Sembra in sostanza il suo colore della pelle, decisamente mulatto, il problema di molti con Rula Jebreal, giornalista e scrittrice palestinese con cittadinanza israeliana naturalizzata italiana.
E adesso che, pare, debba partecipare al programma musicale per eccellenza della televisione italiana, il web impazza, portandosi dietro uno strascico di polemiche.
Mi par di capire che con i soldi del canone #Rai #RulaJebreal potrebbe essere incaricata a #Sanremo di spiegarci quanto le facciamo schifo. Se poi qualcuno si lamenterà sui social, seguiranno accuse di:
-razzismo
-sessismo
-machismo.
Pure nel 2020, ci avete già rotto i coglioni.— Daniele Capezzone (@Capezzone) December 29, 2019
Così Daniele Capezzone su Twitter, dopo l’indiscrezione rivelata da Dagospia che ha fatto il nome della giornalista Rula Jebreal come possibile conduttrice, per una serata, del prossimo festival di Sanremo insieme e ad Amadeus.
Per gli haters, la eventuale presenza di Rula sul palco di Sanremo sarebbe «un insulto a tutti gli italiani». Qualcuno ha lanciato l’hashtag #BoicottaSanremo. Ma altri prendono le difese della giornalista: «Io sono italiano, pago le tasse, e non mi sono mai sentito schifato da Rula Jebreal».
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Secondo il magazine di Roberto D’Agostino, il conduttore Rai avrebbe incontrato Rula in un albergo di Milano e le ha proposta di affiancarlo per una sera sul palco dell’Ariston. E lei avrebbe dato la sua disponibilità.
Polemico anche Marco Gervasoni, docente dell’Università del Molise – già noto per aver pubblicato tweet offensivi nei confronti di Liliana Segre – che su Twitter ha scritto: «Mitica la definizione che ne diede in un talk show anni fa Sapelli ‘gnocca senza testa’. Aspettatevi un Sanremo pro clandestini, pro islam, pro lgbt, pro utero in affitto, pro sardine, pro investitori d’auto (purché con suv)».
Sempre sui social, però, c’è chi ha difeso la giornalista: «Grazie #Amadeus per aver scelto #RulaJebreal, stai mandando in tilt i cervelli dei razzisti perché è una donna, straniera, che ha detto chiaramente che l’Italia è un paese fascista. Spero faccia qualche discorsetto durante il festival».
Siamo certi che le polemiche non si chiuderanno in queste ore e che si accenderanno nuovamente la prima settimana di febbraio, in vista dei giorni sanremesi. Intanto, Amadeus è in cerca delle donne che presenteranno con lui. Rula ha già fatto notizia.
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