Sabrina Paravicini sta continuando la sua lotta contro il cancro al seno. Su instagram sta postando ogni singola fase del suo percorso, ma quello che ancora non sapevamo è ciò che è successo nel momento della diagnosi. E lei lo ha raccontato al programma radiofonico di Radio 2 ‘I Lunatici’.
“Il momento più duro – ha ricordato – è stato quello della diagnosi, che non mi aspettavo. Sono andata a ritirare l’esame che avevo fatto, ero sola. È stato un momento devastante, scioccante. Ho chiesto di essere operata subito ma mi hanno detto che non era possibile. Lì mi sono resa conto della gravità, mi hanno iniziato a parlare di chemioterapia. Ero da sola, quando sono uscita ho chiamato una mia amica e ne abbiamo parlato. Ho elaborato dopo”.
Ha parlato senza filtri anche della chemioterapia e dei suoi affetti.
“Si ha sempre l’immagine che chi sta facendo chemioterapia sta soffrendo molto. In realtà quando vai a farla è uno dei giorni in cui stai meglio, è dopo che inizi a stare male. C’è una bella condivisione con gli altri, tu arrivi e tutti ti comprendono, non c’è bisogno di parlare, non serve dire niente. Ho trovato delle persone con cui mi sono affiancata, è stato un momento di grande condivisione, affetto (…). Quando pensavo di averla scampata all’improvviso mi sono spariti ciglia, capelli e sopracciglia. Mi sentivo come un’aliena, non ero più io. Vedere adesso in una settimana, dieci giorni, che stanno tornando, è come rinascere. Vedere un bambino che nasce, ma quel bambino sei tu. È pazzesco”.
Infine ha raccontato come ha vissuto la sua malattia il figlio Nino, nato nel 2005 e affetto dalla Sindrome di Asperger, che le è sempre rimasto accanto: “Mio figlio è stato fondamentale, ha sdrammatizzato tutti i momenti, ha scherzato sui capelli, sulla parrucca, il suo è stato un punto di vista incredibile”.
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