Dal 1° gennaio 2018 entrerà in vigore una nuova tassa: le buste leggere, con o senza manici, usate per imbustare frutta, verdura, carne, pesce e altri prodotti, avranno un costo.
Il prezzo di ciascun sacchetto – che dovrà essere biodegradabile e compostabile – avrà un prezzo che andrà da minimo 2 a massimo 10 centesimi.
Quindi, quando si acquisteranno più prodotti – ad esempio frutta e verdura sfusa – ci sarà un evidente aumento del prezzo totale.
Scopo della tassa è reprimere pratiche dannose per l’ambiente come l’uso di diciture quali ‘sacchetti a uso interno‘.
Il rischio per gli esercenti che utilizzeranno sacchetti fuori dalla normativa è il pagamento di sanzioni che andranno dai 2.500 ai 100.000 euro in caso di violazione di divieto su ingenti quantitativi di borse di plastica e se il valore delle buste fuori legge sarà superiore al 10% del fatturato del trasgressore.
Secondo un rapporto realizzato da IPSOS Public Affairs, il 58% degli italiani è favorevole all’uso dei sacchetti biodegradabili e compostabili.
Il 59% degli intervistati, inoltre, ha affermato che il costo di 2 centesimi del sacchetto è accettabile, mentre il 13% è in completo disaccordo.
E voi? Che ne pensate?
Commenta