I clienti dei supermercati possono portarsi da casa i sacchetti per l’ortofrutta e non sono obbligati a prendere quelli forniti a pagamenti dal negozio.
Lo prevede una circolare del Ministero della Salute, diffusa oggi, lunedì 30 aprile.
I sacchetti dei consumatori, però, devono avere le stesse caratteristiche di quelli dei supermarket: devono trattarsi di sacchetti monouso (non riutilizzabili), nuovi (non utilizzati in precedenza), integri, acquistati al di fuori degli esercizi commerciali, conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti e aventi le caratteristiche ambientali previste dalle legge 123/2017.
“Ciascun esercizio commerciale – scrive il Ministero – sarà dunque tenuto alla verifica dell’idoneità e della conformità a legge dei predetti sacchetti utilizzati dal consumatore”.
Tuttavia, tale decisione potrebbe generare differenze di peso rispetto ai sacchetti del supermercato. In relazione a ciò, il Ministero della Salute ha previsto “possibili criticità” associate alla “diversità di peso dei contenitori alternativi“. E ciò perché le bilance delle casse “sono tarate in modo da sottrarre dal peso di frutta e verdura la tara del sacchetto messo a disposizione del cliente (4-6 grammi circa). L’uso dei ‘contenitori alternativi’ acquistati al di fuori degli esercizi commerciali impedirebbe il calcolo corretto della tara”.
Su questo “si reputa opportuno acquisire l’avviso del Ministero dello Sviluppo Economico“.