Sono anni che radiofonicamente si sopportano poco Linus, direttore di Radio Deeejay e il suo speaker Fabio Volo. Hanno due stili e due modi diversi di gestire la comunicazione quasi agli antipodi ma Linus in questi anni ha adottato Fabio, che è un po’ il suo ‘cavallo pazzo’ per la sua idea di compensazione dei vari punti di vista. Ieri, probabilmente, si è rotto qualcosa.
Gli improperi di Fabio Volo contro Matteo Salvini – il podcast è stato censurato, quindi non lo si potrà ascoltare mai più – in cui lo scrittore ha accusato l’ex ministro dell’Interno di essere «uno stronzo e un bullo» e di «andare a Napoli a chiedere un camorrista se spaccia», ha rotto qualcosa nel rapporto di fiducia tra i due. E Linus lo ha dimostrato lasciando questo scritto sul suo profilo Instagram.
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«Due parole sulla vicenda Volo / Salvini. Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può. Non c’è lo spazio, non c’è il tempo, Quindi non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione».
«È un comizio – ha aggiunto Linus – quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa. Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto. Perché purtroppo la gente non è disponibile né a parlare né ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni. È sbagliato ma è così, e siccome noi che andiamo in onda su una radio come la nostra lo sappiamo, sappiamo anche che non ce lo possiamo permettere».
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«Una piccola cosa però ci tengo a precisare – ha continuato Linus – che dà l’idea della superficialità di molti che mi hanno scritto: il mio ‘padrone’ da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra. Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa. E poi sì, votate per chi cazzo volete. Grazie».
Insomma, se non è un licenziamento per Volo, lo è quasi. Volo dovrebbe dare le dimissioni?
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