Ormai è diventato un tiro al piccione facile per Matteo Salvini attaccare il rapper Junior Cally.
Impegnato – da digiuno per protestare contro la decisione di metterlo sotto processo da parte della Camera – con la campagna elettorale in Emilia Romagna, anche oggi il leader della Lega si è scatenato contro il rapper mascherato, che sulla carta è colpevole di avere scritto in passato testi sessisti e, nella realtà, è nel suo mirino perché il testo che presenterà a Sanremo sarà un attacco al populismo, colpendo sia lui che il suo arcinemico Matteo Renzi.
Ma ecco le parole di Salvini. Oggettivamente volgari. «Una volta erano Vasco, Zucchero, Dalla, Morandi adesso arriva Junior Cally che non sapevo chi caz*o fosse». Ovvero «un rapper romano di 28 anni che nei sui testi parla di stupro, tro*e e pom*ini”.
Il leghista poi ha affermato: «Tra le chicche delle sue opere d’arte c’è un passaggio alto ‘fan*ulo lo stato, fanculo l’italia, fanculo la polizia. E in un’altra perla dice ‘ammazziamo i carabinieri e ci scop*amo Giusy Ferreri‘. Mi spiace per lei, ma uno che si mette in bocca ammazziamo i carabinieri deve andare in galera non a Sanremo. Spero in Rai qualcuno tiri fuori un po’ di intelletto. Poi qualche ragazzino di 12 anni leggono quei testi e ritengono normale che uno inneggi contro le donne e la violenza contro i carabinieri».
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L’ex vicepremier se l’è presa anche con il direttore artistico del Festival: «Io non me la prendo» con Junior Cally, ma con «il signor Amadeus, pagato centinaia di migliaia di euro dai contribuenti italiani per selezionare il meglio della musica italiana. Col signor Salini pagato profumatamente per fare l’amministratore delegato della Rai. Non avete vergogna? Se uno sbaglia chiede scusa e torna indietro. Mi auguro che gli italiani, le donne e soprattutto le ragazze non debbano subire la vergogna di vedere salire sul palco qualcuno che inneggia allo stupro e alla violenza nei confronti delle donne e delle forze dell’ordine. Ringrazio chi ha avuto la forza di intervenire mentre le femministe di sinistra sono scomparse. Che fine hanno fatto? quelle indignate in servizio permanente effettivo? in silenzio. Forse perchè c’è di mezzo del denaro, sono scomparsi, forse perché non si disturba la rai, perchè sono artisti di sinistra».
Salvini, infine, ha affermato: «Non sono artisti di sinistra, non sono proprio artisti. Questi tizi qua non li vogliamo vedere sulla tv pubblica». Poi, rivolgendosi ad Amadeus e all’amministratore delegato della Rai il leghista ha detto: «Amadeus non scherzare, Salini non scherzare. Se la sinistra che perde le elezioni trova la sua rivincita col microfono a Sanremo, siam messi male. È per questo che vinciamo».
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