Cronaca Social

Sanremo 2018, Ermal Meta sulla sospensione: “Plagio? È assurdamente ridicolo”

Niente palco dell’Ariston stasera per Ermal Meta e Fabrizio Moro, sospesi dalla kermesse sanremese.

Niente palco dell’Ariston stasera per Ermal Meta e Fabrizio Moro, sospesi dalla kermesse sanremese “in attesa di approfondimenti in corso sulla vicenda della presunta violazione del regolamento del Festival da parte della canzone ‘Non mi avete fatto niente’“.

L’organizzazione del Festival, d’accordo con il direttore artistico Claudio Baglioni, ha deciso, infatti, di sospendere l’iniziativa dei due artisti, prevista per stasera.

Il motivo? Il ritornello del brano è simile a quello di Silenzio, cantato nel 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali.

Il ritornello di Silenzio è: “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente”.

Praticamente, le stesse parole usate nel testo della canzone in gara: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”.

L’accusa non è di plagio ma della mancanza del requisito di brano inedito per una parte importante della canzone.

LA REPLICA DI ERMAL META

Su Facebook è arrivata la reazione di Ermal Meta:

Ciao ragazzi, è ora di parlare. Abbiamo sentito parlare di plagio nei confronti della nostra canzone di Sanremo e il pomo della discordia è una canzone scritta da Andrea Febo (collaboratore storico di Fabrizio) che venne presentata nelle Selezioni di Sanremo giovani di 3 anni fa, venne scartata e MAI commercializzata. Fabrizio, io e Andrea abbiamo mantenuto una parte di quella canzone per non sacrificare qualcosa di bello (cosa che abbiamo raccontato in più interviste) e tutti e tre insieme abbiamo scritto una NUOVA canzone con un significato completamente diverso. Plagiare significa copiare, ma è ASSURDAMENTE RIDICOLO considerando che Andrea Febo ha scritto con me e Fabrizio “Non mi avete fatto niente”. Inoltre entrambi siamo autori da molti anni e abbiamo scritto molte canzoni contribuendo a diversi successi sia per noi stessi che per gli altri. Chi ci conosce lo sa. Quando abbiamo deciso di raccontare uno stato d’animo generale con questa canzone non lo abbiamo fatto per presentarci al Festival, ma per parlare di pace. Siamo molto dispiaciuti di quello che sta accadendo perché non siamo venuti al festival a prendere in giro la gente, ma per abbracciarla. Siamo sicuri che tutto andrà per il meglio. Un abbraccio, Ermal“.

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