È stato necessario l’intervento della Polizia, a Roma, in piazza Indipendenza.
Nelle prime ore del mattino, infatti, gli agenti hanno allontanato circa cento cittadini stranieri che, dopo lo sgombero dell’immobile di via Curtatone, si erano accampati nei giardini della piazza.
“L’intervento – ha dichiarato la Questura – si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di ieri di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie. All’atto dell’intervento, infatti, le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. Utilizzate bombole di gas aperte, messe in sicurezza dall’intervento dei poliziotti. Usato contro gli agenti anche del peperoncino. L’uso dell’idrante ha evitato che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili”.
Le forze dell’ordine – come si apprende dall’ANSA – in tenuta antisommossa, dopo l’intervento con l’idrante, hanno fatto arretrare il gruppo di migranti ancora presenti in piazza Indipendenza verso la vicina via Goito.
I Migranti urlano “vergogna, vergogna“, “mai più senza casa” mentre nei giardini rimangono coperte, materassi, valigie e cocci di bottiglie.
“Vogliamo solo una casa – spiegano alcune donne – per il momento le proposte le abbiamo viste solo sui giornali a noi nessuno ha detto nulla. Questo non è un paese democratico“.
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