Cronaca Social

Scopri il segreto della Norvegia: come è diventata il regno indiscusso dell’auto elettrica in Europa!

Come vanno le cose nel Paese europeo dove ci sono tantissime auto elettriche in circolazione e moltissime quelle vendute rispetto a quelle a combustione interna? Stiamo parlando della Norvegia, dove ormai l’elettrico è l’80 per cento delle nuove auto vendute e circa il 20 per cento del totale. Si tratta del tasso più alto al mondo, per questo motivo il paese scandinavo è diventato il centro degli studi sulla mobilità elettrica e sulle sue conseguenze.

Le auto a combustione tradizionali sono meno del 10 per cento. In Italia, attualmente, ad esempio, le auto elettriche sono lo 0,4 per cento del totale. Un interessante reportage del New York Times ha raccontato l’esperienza norvegese. Tendenzialmente è stata giudicata positivamente, soprattutto in merito ai benefici per l’ambiente. Ovviamente, serve ancora tempo per migliorare le infrastrutture di ricarica, ma la popolazione si è adattata bene anche grazie a incentivi e investimenti pubblici.

La promozione di tali veicoli arriva già dagli anni Novanta. Il governo ha anche introdotto numerosi sgravi e incentivi per promuovere questo tipo di vetture, per esempio detassandole completamente. Altre utili idee sono state il parcheggio gratuito e la rimozione delle tariffe nelle strade a pedaggio. Di conseguenza, la politica norvegese ha attirato investimenti privati di altre aziende del settore elettrico. 

Si tratta di un caso particolare e significativo in cui il Paese in questione, la Norvegia, si è mosso con anni di anticipo rispetto al resto del mondo, e già nel 2019 è arrivato anche il traguardo della metà dei veicoli venduti totalmente in allestimento elettrico.

Nei centri urbani, se pensiamo alla qualità dell’aria, stando alle stime di Oslo, è nettamente più pulita e i rumori del traffico sono decisamente diminuiti. In dieci anni le emissioni sono diminuite di un terzo e sono diminuiti anche i livelli di ossidi di azoto. Un effetto collaterale, però, è quello dei livelli sopra la norma di microparticelle generate da pneumatici e asfalto, dato che i veicoli elettrici perché più pesanti.

Tutti gli autobus della capitale saranno elettrici entro la fine del 2023. I benefici per la città sono notevoli ma resta la difficoltà per i proprietari di veicoli elettrici di trovare facilmente punti di ricarica. I meccanici e operatori presenti alle stazioni di servizio non hanno sofferto problemi di disoccupazione dato che la manutenzione continua a essere necessaria e in molte stazioni sono stati allestiti i punti di ricarica. Sono serviti comunque diversi cicli di formazione per avvicinare certe professioni ai nuovi veicoli in circolazione.

A incontrare difficoltà sono certi concessionari di auto, perché i tradizionali marchi stanno perdendo terreno sul mercato in favore di aziende specializzate nell’elettrico. La Norvegia, proprio per il suo ridotto fabbisogno di fonti fossili, è diventata il primo fornitore europeo. Il paradosso è servito: campione delle rinnovabili e dell’elettrico ma esportatore di fonti fossili, alla ricerca di nuovi giacimenti da sfruttare. Infatti, nessuno dei principali partiti all’ultima campagna elettorale nazionale chiedeva la fine delle esplorazioni alla ricerca di nuovi giacimenti.