Molte persone le adorano, in pochi sanno che a seconda della “condizione” in cui si trova, questo frutto può avere effetti e gusto diversi. Stiamo parlando delle banane: mature o acerbe, c’è un momento migliore per mangiarne e beneficiarne maggiormente? Siamo tutti sicuri che le banane mature siano quelle buone da mangiare? Si tratta di un frutto molto pratico da consumare ed è anche un utile spuntino energetico.

Sul versante nutrizionale, le banane forniscono glucidi. Sono note per l’importante contenuto di sali minerali, tra cui magnesio, potassio, manganese e rame. Inoltre hanno un iconsistente apporto di vitamine, tra cui la vitamina B6, la vitamina B9 e la vitamina C. Le banane sono anche ricche di fibre, tra cui quelle solubili come l’inulina, un toccasana per il microbiota intestinale.
Sappiamo tutti però come questo frutto deperisca facilmente, specialmente se scegliamo di conservarle dopo l’acquisto in frigorifero. Con l’intervento di temperature fredde, infatti, la buccia si annerisce rapidamente. Quindi, meglio conservarle fuori se si vogliono mantenere meno annerite possibile e per più tempo.
Quali banane mangiare e perché?

Le banane acerbe rispetto a quelle giunte a maturazione hanno decisamente meno zuccheri semplici, ovvero quelli che vengono digeriti rapidamente. Per diretta conseguenza le acerbe hanno un evidente potere saziante maggiore. Sono più adatte per chi ha necessità di mantenersi in forma o per combattere gli attacchi di fame.
Quindi, andando alle banane mature, il primo aspetto da tenere a mente è la digeribilità. Avendo, rispetto a quelle acerbe, la buccia con delle macchie scure, significa che il frutto è maggiormente digeribile. La banana risulta più dolce, zuccherina, e gli amidi proprio in virtù della maturazione sono quelli più facilmente assimilabili. Inoltre, la maggiore maturazione di questi frutti, rende le banane antiossidanti, più utili a combattere lo stress ossidativo.