Non se ne sentiva parlare da un po’ e per questo le maestre si sono allarmate quando hanno visto ricomparire lo spettro (è proprio il caso di dirlo!) di uno dei giochi più inquietanti (e virali!) degli ultimi anni.
Si tratta del gioco chiamato ‘Charlie Charlie Challenge’ che qualche giorno fa ha fatto capolino durante l’ora di intervallo in una classe della scuola primaria “Telesio” di Reggio Calabria.
Le maestre hanno ‘beccato’ alcuni bambini seduti a terra intorno ad un foglio di carta sul quale c’erano due matite incrociate su un quadrante con le risposte ‘sì’ e ‘no’.
Il gioco consiste in una sorta di seduta spiritica durante la quale si invoca questo fantomatico Charlie, un bimbo suicidatosi a 10 anni, che dovrebbe rispondere alle domande dei partecipanti facendo muovere le matite.
Spaventate, le insegnanti si sono rivolte alla dirigente Marisa Guglielmina Maisano che, per avere “un incontro informativo e di prevenzione sui rischi della rete e delle nuove tecnologie”, ha pensato di fare una cosa davvero singolare: ha chiamato un esorcista.
E così il 4 dicembre, a scuola sono arrivati don Piero Catalano (discepolo del più famoso don Gabriele Amorth) e il suo assistente Nunzio Di Stefano. È stato lo stesso Catalano a spiegare al ‘Corriere’ come sono andate le cose.
“La preside ci ha chiamati dicendo che una maestra era entrata in classe e aveva notato delle matite che si muovevano da sole. Ci ha chiesto consiglio su cosa fare e come comportarsi. Così siamo andati a scuola e abbiamo parlato con le insegnanti e informato sui pericoli di questi riti satanici. Perché con il diavolo non si scherza. Non è un gioco, Charlie è Satana e in questo modo si impossessa di questi ragazzi”.
Dunque, niente discorsi sui pericoli del web, ma “un lungo incontro su satanismo, esorcismi, fattucchiere e maghi” come ha confermato una delle maestre coinvolte.