Per oltre otto anni è stata segregata in casa come una schiava, costretta a subire violenze fisiche e psicologiche.
Questo è l’incubo che ha vissuto una donna di 28 anni a Cassibile, in provincia di Siracusa.
I Carabinieri hanno arrestato il marito, un tunisino di 35 anni, per maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce.
La vittima è riuscita ad avere il coraggio di denunciare il marito dopo l’ennessimo episodio violento avvenuto davanti al figlio minore.
La donna – si è appreso dalla stampa locale – era costretta a restare in casa, in condizioni di schiavitù.
Poteva uscire solo per la spesa con appena 5 euro al giorno, sotto la pressione continua di minacce di morte e violenze.
La povera donna ha persino raccontato di essere stata costretta a interrompere tre gravidanze, riuscendone a portare a compimento solo una.
Il colonnello dei Carabinieri, Luigi Grasso, come si legge su LaSicilia.it, ha dichiarato: “Le vittime di violenza devono trovare il coraggio di ribellarsi. Per contrastare questo gravissimo fenomeno è necessario un corale impegno ed un’opera di sensibilizzazione quotidiana“.