È una storia a lieto fine quella che arriva da Parma e vede protagonisti due uomini, un giovane ambulante senegalese residente a Colorno e un imprenditore residente nella provincia di Mantova.
Quest’ultimo, in occasione di un viaggio di lavoro a Parma, aveva smarrito un prezioso Rolex dal valore di circa venticinquemila euro. L’imprenditore aveva quindi fatto denuncia di scomparsa il 9 novembre scorso ai militari di Marmirolo, in provincia di Mantova, e aveva anche lanciato un appello sui social nella speranza di recuperare il suo prezioso orologio.
E dopo qualche giorno è stato contattato perché quell’orologio smarrito a Parma era stato trovato. A trovarlo, appunto, il giovane senegalese, che ha visto il Rolex custodito in un sacchetto di velluto per strada e non ci ha pensato due volte a portarlo dai carabinieri.
Il giovane senegalese assunto nell’azienda dell’imprenditore – un ventunenne disoccupato che ogni giorno si reca in centro a Parma per vendere per strada libri per bambini – ha preso il Rolex e lo ha portato da un orefice suo amico insieme al quale poi lo ha consegnato ai carabinieri.
Questi, dopo alcune verifiche, hanno rintracciato il proprietario dell’orologio e gli hanno restituito quanto aveva perso. L’imprenditore ha quindi voluto conoscere il ventunenne che aveva ritrovato l’orologio e a quel punto il lieto fine è arrivato anche per il giovane senegalese.
Per ringraziarlo, infatti, l’imprenditore mantovano gli ha dato una ricompensa e, dopo aver scoperto che non aveva un lavoro, gli ha anche manifestato l’intenzione di assumerlo nella sua azienda.
E se un senegalese fa qualcosa di buono, un altro viene arrestato per traffico di droga e di Rolex. È Accaduto al parco di Bellolungo a Lecce.
Le forze dell’ordine erano già a conoscenza di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti ad opera di extracomunitari nel parco frequentato da famiglie e bambini.
Omar Diagne (è questo il nome del senegalese) era seduto su un muretto a secco. I poliziotti hanno notato il suo fare sospetto e si sono avvicinati a lui cogliendolo di sorpresa mentre stava fumando uno spinello.
Lo straniero durante il controllo era nervoso e ha da subito assunto un atteggiamento di insofferenza.
Alla richiesta degli operatori di fornire le generalità e alla contestuale richiesta se avesse indosso ulteriore sostanza stupefacente il ventunenne ha stretto a sé una borsa sportiva di tela di colore nero.
Ulteriormente insospettiti da questo atteggiamento, gli agenti hanno effettuato un controllo più accurato del contenuto della borsa, all’interno della quale erano presenti degli indumenti. In particolare, in un paio di pantaloncini vi erano evidenti rigonfiamenti, infatti, nella tasca anteriore destra, chiusa con una cerniera, vi era un involucro in cellophane trasparente con all’interno un panetto di hashish e altre due bustine più piccole contenenti marijuana suddivisa in pezzi.
In quel momento, con un movimento rapido e violento, l’uomo ha cercato di strappare di mano l’involucro ad uno dei poliziotti e, non riuscendo nell’intento, lo ha spintonato con violenza, cercando di darsi alla fuga. È stato però bloccato. È nata una colluttazione durante la quale l’immigrato ha colpito con pugni, calci e spintoni i due agenti procurandogli delle lesioni, successivamente giudicate guaribili in sette giorni.
In tutto Diagne aveva, nella borsa più di 81 grammi di hashish e nove di marijuana , oltre allo spinello e residui di analoghe sostanze. Era presente anche una busta di plastica con all’interno sei Rolex, di vari modelli, contraffatti. Sempre nei pantaloni dove era custodito lo stupefacente, nella tasca anteriore sinistra, è stato infine rinvenuto un bilancino elettronico di precisione per pesare la droga. Dopo le formalità di rito, ora il 21enne si trova agli arresti domiciliari.