Un giovane di 27 anni, originario dell’Egitto, si è dato fuoco in strada.
È successo a Milano, in viale Zara.
Il 27enne si è cosparso di liquido incendiario mentre la polizia provava a fermarlo.
Due agenti (di 27 e 29 anni), che hanno provato ad aiutare il giovane dopo il gesto, si sono ustionati e intossicati leggermente.
L’egiziano, invece, è stato trasportato all’ospedale Niguarda, dov’è ricoverato in condizioni gravissime: ha ustioni di 2° e 3° grado sul 55% del corpo: volto, tronco e arti.
Alla base del gesto forse una lite con un suo ex coinquilino.
Infatti, come si apprende da TgCom.it, poco prima del dramma, il 27enne si era recato nella macelleria del suo ex coinquilino per continuare una lite cominciata sabato scorso, forse per un documento che aspettava e non aveva ricevuto. Allora aveva frantumato il vetro del locale ed era scappato, oggi pomeriggio invece si è presentato con una tanica di liquido infiammabile che ha riversato sul pavimento della macelleria. Dopodiché, l’ex coinquilino ha chiamato la Polizia.
L’egiziano, alla vista degli agenti, è scappato ma poi è arrivato in via Zara dove si è dato fuoco. E, come raccontato da alcuni testimoni, il giovane ha camminato 3-4 metri prima di crollare a terra. Le fiamme sul suo corpo sono state spente con un estintore in dotazione di una macchina della Guardia di Finanza, passata lì per caso.
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