Domani 46 milioni di italiani andranno a votare per eleggere il nuovo Parlamento e c’è una domanda che spesso si fanno gli elettori: si può portare lo smartphone dentro la cabina elettorare?
Naturalmente, no.
Il Ministero degli Interni, a tal proposito, precisa che: “al fine di assicurare la libertà e segretezza della espressione del voto, la legge fa divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini“.
Pesante la sanzione per chi sarà sorpreso dentro la cabina elettorale con lo smartphone o altro dispositivo: “Chiunque contravviene a questo divieto è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a 1000 euro“.
Tra l’altro, fotografare la scheda elettorale è un’azione richiesta nella pratica del voto di scambio, contro cui si batte una novità di queste elezioni.
Sì, perché c’è il tagliando antifrode.
Non sarà più, infatti, chi ha votato a inserire la scheda dentro l’urna ma il presidente del seggio. Infatti, è stato disposto un codice progressivo alfanumerico, introdotto per impedire il voto scambio. In sintesi, una volta entrato nel seggio, l’elettore riceverà una scheda con un codice identificativo riportato su una parte rimovibile. Il presidente del seggio annoterà sul registro questo codice accanto a quello dell’elettore. Una volta espressa la sua preferenza, l’elettore riconsegnerà la scheda chiusa al presidente del seggio, che controllerà che il codice della scheda corrisponda a quello annotato sul registro, che resterà visibile anche sulla scheda chiusa. A quel punto rimuoverà il tagliando con il codice così da impedire che si possa risalire all’identità dell’elettore e inserirà la scheda nell’urna. Il motivo è chiaro: così si eviterà che ci sia qualcuno che si possa portare una scheda elettorale dall’esterno.
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