Una donna di cui non si conoscono le generalità si è buttata poco prima delle 13 dalla torre del Mangia, in Piazza del Campo, a Siena.
Sul posto le forze dell’ordine e il 118. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La donna è deceduta schiantandosi al suolo.
La donna che si è suicidata aveva 35 anni e risiedeva a Montalcino, Comune della provincia di Siena, pur essendo originaria di Padova. Per spiegare il suo gesto estremo, si è appreso, ha lasciato un biglietto in cui si parlerebbe di una delusione amorosa.
Numerosi i testimoni di quanto accaduto: come sempre piazza del Campo è affollata di residenti e turisti e ci sarebbero altre persone che si trovavano sulla Torre che hanno assistito.
A confermare l’ipotesi del suicidio per la 35enne sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza all’interno del palazzo pubblico e sulla sommità della torre. Il magistrato di turno ha dato il via libera alla rimozione del corpo e disposto l’autopsia.
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LA TORRE DEL MANGIA
La Torre del Mangia è uno dei simboli della città di Siena, costruita tra il 1325 e il 1348. La costruzione della torre si deve ai fratelli Francesco e Muccio (o Minuccio) di Rinaldo, diretti dal maestro Agostino di Giovanni.
Secondo le leggende, le pietre ai 4 angoli della Torre del Mangia contengono monete fortuna incise con lettere ebraiche e latino. La Torre si trova in piazza del Campo a Siena: è la torre civica del palazzo Comunale. È ra le torri antiche italiane più alte (la quarta, dopo il Torrazzo di Cremona alto 112 metri, la Torre degli Asinelli di Bologna alta 97,2 metri e la Torre di Arnolfo di Firenze alta 94 metri), arrivando a 88 metri all’altezza degli ultimi merli.
Deve il curioso nome di Torre del Mangia, al fatto che il Comune affidò dal 1347 al 1360 l’incarico di battere le ore a tal Giovanni di Balduccio soprannominato ‘Mangiaguadagni’.
Alla base della Torre si trova la Cappella di Piazza, fatta costruire nel 1352 quale voto per la fine della terribile pestilenza del 1348. Le cancellate in ferro battuto sono trecentesche, così come le sei statue che si trovano nelle nicchie dei pilastri. La volta è invece opera rinascimentale (1461-68) di Antonio Federighi. È stata dichiarata dall’Unesco nel 1995 Patrimonio dell’Umanità. Per accedere alla Torre e raggiungere la cima, si devono fare più di 500 scalini.
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