Cronaca Social

Solitudine: è davvero fondamentale tanto quanto la socialità?

La specie umana deve il suo sviluppo sul Pianeta soprattutto ala capacità di sviluppare relazioni sociali complesse. Certo, non si tratta di una prerogativa solo della nostra specie ma di sicuro ha portato l’Homo Sapiens Sapiens ad essere la specie dominante. Avere “successo sociale” con i propri simili diventa diventa qualcosa di importante ma anche una reale ambizione. A molte persone, però, piace godersi la propria solitudine, volontariamente. E di sicuro potrebbe non risultare qualcosa di “sbagliato”, nonostante generalmente si faccia “pesare” questo atteggiamento.

Dal punto di vista psicologico, non necessariamente una persona che ama la solitudine nasconde una problematica o una difficoltà sociale rilevante. Cosa significa se per noi la solitudine è una delle principali condizioni sociali che cerchiamo volontariamente?

Di solito, il “successo sociale” implica che la propria presenza abbia a che fare con le persone che ci circondano. Se la solitudine non costituisce una costrizione mentale, può voler significare che si è all’interno di una certa personalità “umile” che non cerca una condivisione personale abbondante o anche minima.

Spesso la ricerca della solitudine è appannaggio delle personalità più profonde e creative. Non a caso, individui che sono considerabili piuttosto o molto sensibili, necessitano di fasi temporali in cui devono proprio stare un po’ da soli.

Coloro che amano la solitudine, spesso, pensano che sia anche utile per migliorarsi ulteriormente, prendere tempo per riflettere e organizzare i propri pensieri e sentimenti. Mediamente, non si vede sempre di buon occhio chi non si relaziona costantemente in un ampio contesto sociale.

C’è una bella differenza tra la ricerca della solitudine e il sentirsi soli. Qui, infatti, si parla proprio di quel modo di percepirsi come soli, che può corrispondere a qualcosa di non voluto, e una forma di “unica via” per vivere. Diversi studi mostrano come almeno il 25 per cento della popolazione che non ha difficoltà sociali a cadenza regolare ha però il desiderio di ritagliarsi momenti di solitudine, giudicati spesso necessari.