Incubo per i morsi dei pesci in Spagna.
Casi di bagnanti feriti da attacchi di pesce sulle spiagge di Alicante stanno letteralmente seminando il panico in Costa Blanca. L’ultimo episodio è avvenuto due giorni fa – mercoledì 7 giugno – quando una turista è stata morsa mentre si trovava sulla famosa spiaggia di Rebollo.
La bagnante si stava godendo una giornata ‘sol y mar’ insieme al marito e al figlio di 5 anni quando a mezzogiorno i tre hanno fatto un tuffo. Il bambino è uscito per primo dall’acqua. La donna, M. V. F, 40 anni, è stata lasciata un po’ indietro. Appena quasi sulla riva, dove l’acqua raggiunge il ginocchio, ha lanciato un grido tremendo.
La vittima, ancora spaventata e dolorante, ha ricordato il suo sfortunato tuffo in mare: “Stavo uscendo dall’acqua a circa 5 metri dalla riva, quando ho avvertito un fortissimo dolore al ginocchio sinistro. Non riuscivo a muovermi, ero paralizzata, potevo solo urlare“.
È stata trasportata in ambulanza all’ospedale di Elche. In un primo momento, pensavano che la donna si fosse tagliata con un bicchiere. Ma all’ospedale i medici hanno confermato che questa ferita era compatibile con un morso. La coppia ha lasciato il bambino con una famiglia presso il campeggio dove stanno trascorrendo le vacanze e in ospedale sono rimasti circa quattro ore. La ferita era molto profonda. I dottori hanno suturato il tendine della donna. La sua gamba è stata ingessata fino al ginocchio.

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Lo scorso luglio due bambini sono stati morsi nella stessa zona. L’attacco subito da questa donna, infatti, non è il primo che si verifica quest’estate in questa area marina. L’11 luglio le tre spiagge di La Marina sono state chiuse dopo che due bambini di 7 e 10 anni sono stati attaccati a morsi in acqua. Il primo è stato registrato verso le 17.30 e la vittima era un bambino di 7 anni che era vicino alla riva. Questo bambino è stato prima curato dai bagnini ma poi un’ambulanza lo ha trasportato al reparto di emergenza dell’ospedale generale di Elche per curare le ferite causate dal morso di un pesce che non è stato identificato né dal bambino né dalle persone intorno ad esso. ll minore aveva tre ferite al piede destro.
Inizialmente l’evento è stato sottovalutato, pensando che si trattasse di un caso isolato e si è deciso di non intraprendere alcuna azione nella zona. Tuttavia, mezz’ora dopo, il pesce si è mostrato di nuovo. In questa seconda occasione la vittima era un bambino di 10 anni. Come il primo bambino, dopo aver fornito il primo soccorso nella zona, il primo soccorritore ha chiesto l’assistenza di un’ambulanza per trasferirlo in un centro sanitario della città. A questo punto, e con due morsi in mezz’ora, la polizia locale di Elche ha deciso di chiudere al bagno la spiaggia di El Pinet.
Il giorno dopo le spiagge sono state riaperte al bagno anche se con le bandiere gialle di allerta. È la prima volta che succede questo tipo di attacco così aggressivo in Spagna. In pochi giorni sono cominciati ad arrivare in ospedale persone con morsi su talloni, piedi e mani. “Ad alcuni, i pesci avevano letteralmente staccato pezzi di carne dal corpo“, ha raccontato un medico locale alla stampa. Le stesse alte temperature, che si mantengono al di sopra dei 30 gradi da una settimana, sfiorando occasionalmente i 39 gradi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, hanno però portato anche specie aggressive ad attaccare i bagnanti con ferocia.
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