«Utilizzare le dimensioni dei Comuni per aprire un dibattito politico su se sia necessario aprire tutta Italia e aprire i confini dei comuni dentro le Province o dentro le Regioni io penso sia irresponsabile. Chi vuole aprire tutto se ne assuma la responsabilità, il Parlamento è sovrano. Penso che il parere di Speranza sarà sicuramente contrario come il mio se mi dovesse essere chiesto, chi vuole modificare lo faccia assumendosene le responsabilità».
Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo alla Giornata internazionale della Montagna, sull’ipotesi di consentire per il 25 e il 26 dicembre e per il 1 gennaio gli spostamenti tra i Comuni.
«Per me e per il ministro Speranza la salute e la vita vengono prima del business – ha aggiunto Boccia – Il Parlamento anche sul passaggio dei comuni confinanti è assolutamente sovrano e se deciderà di allentare le restrizioni tra i comuni confinanti di alcune centinaia di persone è una cosa corretta ma già lo si fa con le faq, se dovesse chiarire un aspetto connesso ai comuni confinanti sotto i 5mila abitanti è una cosa comprensibile ma lo si fa già».
«Per un mese e mezzo io non ho sentito nessun sindaco e nessuna famiglia di area rossa lamentarsi, né abbiamo ricevuto mail di anziani non autosufficienti soli – ha aggiunto Boccia – E semplicemente perché era possibile spostarsi da un comune all’altro per una serie di ragioni che sono già disciplinati dalle faq».
«È possibile farlo il 25 e 26 e il 1 gennaio? Sì secondo le regole che sono in vigore nelle zone rosse. Si vuole chiarire un po’ meglio il passaggio tra comuni confinanti che hanno dimensioni limitate, penso non ci siano problemi se si circoscrive ai comuni confinanti sotto i 5mila abitanti», ha concluso.