La Corte penale d’appello del Texas (Stati Uniti d’America) ha sospeso l’esecuzione di Rodney Reed, 51 anni, la cui colpevolezza sarebbe messa in dubbio da alcune nuove prove che, secondo i sostenitori della causa dell’afroamericano, mostrerebbero la sua innocenza.
La sospensione arriva a poche ore di distanza dalla raccomandazione del comitato per la grazia e la libertà condizionale del Texas di far slittare di 120 giorni l’esecuzione di Reed, in calendario mercoledì prossimo, 20 novembre.
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Reed è stato accusato di aver stuprato e ucciso, strangolandola, la diciannovenne Stacey Stites nel 1996 a Bastrop. Reed fu dichiarato colpevole da una giuria composta da tutti bianchi.
L’avvocato dell’uomo al Time ha detto: «Non credo che si possa ignorare il ruolo del razzismo nel nostro sistema di giustizia penale. In una zona rurale del Texas l’accusa nei confronti di un uomo di colore che violenta una donna bianca è essenzialmente una denuncia».
Reed si è sempre detto estraneo all’accaduto e ha puntato il dito contro il fidanzato della giovane, l’ex agente di polizia Jimmy Fennel. Secondo Reed, Fennel era arrabbiato con Stises, una ragazza bianca, perché aveva una relazione con Reed, un afroamericano. Di recente diverse star hanno sostenuto la causa di Reed. Fra queste Rihanna, Kim Kardashian e Dr.Phil.
Inoltre, sono state avviate due petizioni online: l’una ha raccolto oltre 2 milioni di firme su freerodneyreed.com e un’altra 300mila su Change.org.
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