Dopo gli esecrabili fatti di Rimini, arriva la bufera politica. Nel mirino, questa volta è finita la Presidente della Camera Laura Boldrini. Ad attaccarla è Giorgia Meloni con un post su facebook.
“Lo chiedo da donna, da madre e da cittadina: veramente Laura Boldrini, la donna che ricopre il più alto incarico della Repubblica italiana, non ha nulla da dire sui gravissimi stupri di Rimini commessi da un branco di vermi magrebini? Veramente in nome della difesa ideologica dell’immigrazione di massa è disposta ad accettare la violenza sessuale come un “male necessario” del multiculturalismo?”.
https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/posts/10155599671182645
Dopo poche ore è arrivata la risposta della Boldrini dalle colonne di Repubblica.it. in una intervista realizzata da Alessandra Longo.
“Trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni – ha esordito così la Presidente – lo stupro è uno degli atti più abominevoli che esistano ai danni di una donna. La mia condanna è ovviamente incondizionata”.
Poi continua spiegando il suo silenzio: “Ogni giorno purtroppo abbiamo notizie di violenze, non faccio dichiarazioni di condanna su ogni singolo episodio. Non è il mio lavoro, di professione non commento gli accadimenti del giorno. Faccio una battaglia contro tutte le violenze, in special modo quelle sulle donne”.
Infine, la Boldrini interviene anche sulla vicenda dell’infelice affermazione del mediatore culturale pachistano: “Un’affermazione oscena. Mi è sembrato il minimo rimuoverlo dal suo incarico“.